Ho scalato montagne battute da un gelido vento artico, attraversato fiumi in piena, inseguito alci e renne, e capito che quando non ce la fai più, è solo un’altra scusa per non andare avanti.
Voglio raccontare questa storia, che parla di un lungo cammino fatto di difficoltà, di cadute, di uno zaino che ogni giorno sembra sempre più leggero, di neve, pioggia e vento attraverso l’ultima frontiera selvaggia d’Europa. Voglio raccontare del mio hicking per i centodieci chilometri del Kungsleden, “il sentiero degli Dei”, un grande sentiero nella Lapponia svedese, oltre il circolo polare artico.
Il periodo migliore per questo cammino è intorno a giugno o fine settembre. Questo perché, essendo uno dei sentieri più belli, è anche uno dei più frequentati. D’estate migliaia di persone si riversano sul percorso e questo fa perdere un po’ la magia di tutta l’esperienza. Inoltre d’estate, a causa dello scioglimento delle nevi invernali, si formeranno molte paludi le quali sono un enorme bacino per le zanzare che notoriamente non sono buone compagne di viaggio!